Il Sacro in Re Artù e nei Cavalieri della Tavola Rotonda

Nel 1968 l’intellettuale brasiliano Plinio Corrêa de Oliveira affermò: «Il primo elemento, che definisce un cavaliere, è il fatto di essere cattolico, apostolico, romano, il fatto di vivere per la causa della Chiesa». Questo ci fa capire come l’Ideale cavalleresco non sia affatto tramontato e risulti anzi estremamente attuale. Riviverlo e farlo proprio appare urgente in un’epoca, la nostra, in cui l’ordine naturale viene sistematicamente tradito e violato. Ma dove ritrovare ancora, oggi, nella sua genuinità e pienezza, la dimensione sacrale propria di tale Ideale?

Le vicende di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda possono venire in nostro aiuto, poiché in esse il Sacro rivive ancora attraverso simboli, segni ed avvenimenti, che hanno saputo resistere ai secoli e giungere sostanzialmente intatti fino ai giorni nostri, suscitando sempre nel lettore quell’interesse e quel fascino, che solo le atmosfere altomedioevali sanno rendere.

Il corso rappresenta quindi una sorta di viaggio per aiutare i partecipanti a cogliere, anche attraverso la narrazione di particolari poco noti, come l’epica di Re Artù e dei suoi Cavalieri non sia finalizzata solo a celebrare le gesta di un condottiero che difese la propria terra dall’invasione dei Sassoni, bensì rappresenti ancora oggi un utile strumento per rivivere, attraverso un cammino di catarsi disseminato di prove ed avventure, la spiritualità propria dell’Ideale cavalleresco, ponendola al servizio della Buona Battaglia, che siamo chiamati a combattere ogni giorno, anche nella nostra vita.