Dettagli del corso
Vari musei del mondo celebrano quest’anno il centenario dell’ultima avanguardia storica, il Surrealismo, nata con il manifesto di André Breton nel 1924. Dopo Cubismo, Futurismo e Dadaismo, e la fine della Prima guerra mondiale, appare il Surrealismo, movimento internazionale che ha coinvolto pittori, scultori, disegnatori, fotografi, lasciando una forte impronta su tutto il XX secolo. Nel Surrealismo l’artista si pone come un iniziato o un medium, in contatto con i mondi supernali, il quale materializza le proprie visioni. Con questo corso ripercorreremo tematiche e snodi di un movimento dalle aperture internazionali, con un focus particolare sull’eredità simbolista, confrontando artisti italiani e belgi. Tra il Simbolismo e il Surrealismo sussiste effettivamente una continuità che è necessario riscoprire. Temi come il sogno, la metamorfosi e il mistero, ai quali si aggiungeranno la psicoanalisi e la linguistica, sono eredità simboliste. Il Belgio, inoltre, insieme alla Francia, può essere considerato patria sia del simbolismo che del surrealismo, ma anche in Italia artisti hanno giocato un ruolo fondamentale.
In quattro incontri tematici parleremo di Giorgio De Chirico, Alberto Martini, René Magritte e Paul Delvaux, ma un’attenzione sarà riservata anche ad artiste quali Jane Graverol e Leonor Fini, ogni volta attraverso un fil rouge differente.
Struttura del corso
Il corso sarà articolato in 4 lezioni di 1 ora e 30 minuti ciascuna. Le lezioni si svolgeranno dalle ore 18:30 alle 20:00.
La data di inizio del corso è il 22 novembre 2024.
Programma
LEZIONE 1 – Dipingere l’invisibile tra Simbolismo e Surrealismo
QUANDO: 22 novembre 2024
ORARIO: 18:30 – 20:00
LEZIONE 2 – Pittura metafisica e pittura surrealista
QUANDO: 29 novembre 2024
ORARIO: 18:30 – 20:00
LEZIONE 3 – La dimensione onirica
QUANDO: 6 dicembre 2024
ORARIO: 18:30 – 20:00
LEZIONE 4 – Il ruolo della mitologia: metamorfosi e ibridazioni
QUANDO: 13 dicembre 2024
ORARIO: 18:30 – 20:00
Aula virtuale
Videoregistrazione
Attestato
Al completamento del corso ciascun studente riceverà un attestato di partecipazione ufficiale di Schola Palatina.
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Docente
Prof.ssa Laura Fanti
Laura Fanti è una storica dell’arte, critica, docente e consulente d’arte. Si è laureata in Storia dell’arte comparata dei Paesi europei presso l’Università di Roma La Sapienza e ha conseguito un diploma post-laurea in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Firenze. Le sue principali aree di ricerca sono la pittura del XIX e XX secolo, in particolare simbolista (italiana, belga, francese e svizzera).
Ha lavorato sia nel campo della formazione e dell’archivistica sia in quello della critica e della curatela, collaborando con istituzioni pubbliche e private, tra cui Sapienza Università di Roma, Université libre de Bruxelles, Musée Félicien Rops, Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma, Zètema, Museo Napoleonico, Galleria Alessandra Bonomo, Museo della città di Ravenna.
È stata assistente di storia dell’arte moderna a Sapienza per cinque anni, attualmente collabora con i Musei reali di belle arti e il Museo Magritte a Bruxelles e come specialista di arte simbolista per delle gallerie private, oltre ad insegnare in varie scuole per adulti.
Ha scritto il primo libro in italiano su Ferdinand Hodler, Ferdinand Hodler, fra simbolismo e avanguardie (1853-1918), Carocci editore, 2015, libri su James Ensor e Fernand Khnopff (Giunti) e saggi per cataloghi d’arte: Georges Lebrun, Henry de Groux, Sacro e Profano (Viterbo); per artisti contemporanei (Andrea Frank, Gianni Moretti...). Ha pubblicato articoli scientifici su Jacques-Louis David, James Ensor, Paul Gauguin, Gaetano Previati.
Ha pubblicato per Ricerche di storia dell’arte, Histara, Nuova Museologia, Nouvelles de l’estampe, Viaggiatori Journal, e per le riviste di arte contemporanea Espoarte e Juliet.
Ha partecipato a numerose conferenze in Europa (Goldsmith College, Musée Rodin, Academia Belgica, tra le altre) e organizzato un convegno internazionale sull’incisione belga e neerlandese i cui atti sono stati pubblicati da Peeters.
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IMMAGINE: Le Muse inquietanti, Giorgio De Chirico, 1918, olio su tela, 97 x 66 cm. Milano, collezione privata