DETTAGLI DEL CORSO
Il corso è articolato in 1 lezione di 1 ora e 30 minuti, di cui un’ora dedicata alla formazione più la discussione.
Introduzione e presentazione della lezione
La lezione si apre con un’introduzione al tema centrale: la natura di Dio. Viene sottolineata l’importanza di comprendere questo concetto, costruito sulle fondamenta di precedenti discussioni riguardanti il bisogno umano di Dio.
La natura di Dio e i limiti della ragione umana
Uno dei temi principali affrontati riguarda i limiti della ragione umana nella comprensione di Dio. Si evidenzia che, pur potendo conoscere attributi fondamentali attraverso la ragione, la conoscenza completa di Dio rimane inaccessibile a causa della sua infinità. La lezione chiarisce che la ragione non può esaurire l’essenza di Dio, il quale supera le limitazioni umane, suggerendo la necessità di un’apertura verso un’integrazione tra ragione e fede.
La conoscenza di Dio: limiti della comprensione creaturale
Si approfondisce l’idea che tutte le creature, anche le più privilegiate come Maria, non possono raggiungere una comprensione totale di Dio. La lezione afferma che la conoscenza di Dio rimane sempre parziale, nonostante possibili esperienze mistiche e visioni beatifiche. Solo Dio conosce se stesso in pienezza, sottolineando l’unicità e la complessità del divino rispetto al creato.
La natura semplice di Dio
La discussione si concentra sulla semplicità di Dio, che viene definito come l’essere più semplice e necessario. Si argomenta che, a differenza degli esseri contingenti, in cui essenza ed esistenza sono distinte, in Dio coincidono. Questo porta a comprendere Dio come l’atto puro, facilitando la sua conoscenza, in particolare suggerendo che una visione infantile della realtà possa avvicinare al divino.
La dimostrazione dell’esistenza di Dio secondo Aristotele
La lezione include un’analisi della dimostrazione aristotelica dell’esistenza di Dio, identificato come il “primo motore immobile“. Questa evidenza logica dell’unicità di Dio viene utilizzata per smontare le argomentazioni politiste e confermare l’assolutezza divina. La riflessione sull’unicità del divino si allinea con la visione monoteista, necessaria per comprendere la causalità nel mondo e il rapporto tra Dio e la realtà.
La natura dell’assoluto e la conoscenza di Dio
Si esplora l’asserzione che l’assoluto deve essere necessariamente unico, richiamando la coerenza logica del monoteismo. Allo stesso tempo, viene posta una riflessione sulla modalità di conoscenza di Dio, attraverso la ragione e la fede. Si enfatizza l’importanza di un dialogo sinergico tra ragione e fede per una comprensione più profonda della divinità, in linea con la filosofia cristiana.
Ragione e fede nella conoscenza di Dio
Questo segmento approfondisce l’interazione tra ragione e fede, affermando che la fede non contraddice la ragione ma la completa. Viene fatto l’esempio della Trinità, dove la rivelazione offre una dimensione che la ragione non può validamente dimostrare, pur mantenendo la coerenza logica. La lezione chiarisce come la coscienza razionale possa migliorare la comprensione delle verità rivelate.
Metodi per comprendere il rapporto tra Dio e la realtà
Si introducono tre approcci per analizzare il rapporto tra Dio e la realtà: il metodo univoco, equivoco e analogico. Si discute il metodo analogico come record di somiglianza, suggerendo che un approccio equilibrato consentirebbe di evitare le trappole del panteismo e dell’ateismo. Gli esempi utilizzati aiutano a chiarire la validità di considerare questi metodi in un contesto teologico.
Interpretazione di un’opera d’arte
Qui si propone un’analisi sulla relazione tra artista e opera d’arte, utilizzando il dibattito sull’interpretazione per riflettere sul connubio tra creato e creatore. La lezione introduce il concetto che, pur essendo complicato identificare il creatore con l’opera, esistono modalità di inferenza che ci permettono di conoscere aspetti dell’artista tramite la sua opera, ricollegando il tutto alla conoscenza di Dio.
Il metodo analogico e le vie per conoscere gli attributi divini secondo San Tommaso
Questo segmento esplora il metodo analogico nel contesto della teologia di San Tommaso, delineando tre vie per giungere alla conoscenza degli attributi divini. La via dell’affermazione, della rimozione e dell’eminenza costituiscono strumenti per comprendere Dio attraverso le sue perfezioni e imperfezioni, promuovendo un’interpretazione coerente del divino che richiede l’integrazione della ragione con la fede.
Le tre vie per conoscere Dio
Si passa a delineare dettagliatamente le tre vie proposte da San Tommaso. Queste vie non sono solo approcci razionali ma servono a stabilire un sistema di conoscenza che integra l’acquisizione di informazioni e il superamento delle imperfezioni da applicare a Dio, sottolineando l’importanza di un metodo analogico per una comprensione esaustiva del divino.
Gli attributi di Dio: assolutezza e perfezione
La lezione si concentra sull’attributo dell’assolutezza divina, chiarendo che Dio è assolutamente scisso da qualsiasi dipendenza o vincolo. Questa comprensione evidenzia che Dio non ha vizi e possiede le virtù al massimo grado. A partire da Aristotele, si stabilisce un legame tra assolutezza e perfezione, delineando il profilo di un Dio capace di mantenere un’armonia ideale.
Armonia delle virtù divine
Il discorso si sposta sull’armonizzazione delle virtù divine, affrontando l’apparente contraddizione tra giustizia e misericordia. Si ricorre a esempi per illustrare come ogni virtù, anche se percepita come contraria, coesista perfettamente nel divino. Questa assoluta armonia è necessaria per mantenere la coerenza del concetto di Dio.
Le virtù in Dio: un’analogia con l’orologio
Utilizzando l’analogia di un orologio, si chiarisce come le virtù divine, pur essendo distinte, operano in perfetta sincronia. La lezione suggerisce che la priorità temporale non è applicabile a Dio, evidenziando che tutte le virtù si manifestano simultaneamente. Questo approccio serve a rafforzare la comprensione della natura divina come unita e complessa.
La priorità logica di Dio e la verità
Si indaga la priorità logica di Dio rispetto a verità e volontà. La lezione sottolinea che concepire Dio come esclusivamente volontà è un errore pericoloso, in quanto l’unicità di Dio deve essere compresa nella sua essenza di verità immutabile. Le differenze tra religioni vengono anche contrapposte, evidenziando come differenti concezioni di Dio portino a interpretazioni teologiche distinte.
Differenze fondamentali tra le religioni
Si discutono le differenze tra le religioni, con riferimento alla concezione di Dio nell’Islam. Queste differenze non sono superficiali ma affondano radici profonde in distinte argomentazioni filosofiche e teologiche. Analizzando tali diversità, la lezione enfatizza l’importanza di una comprensione profonda e critica delle varie visioni su Dio.
La natura di Dio e i dieci comandamenti
Si affronta la relazione tra i Dieci Comandamenti e la natura intrinseca di Dio. Questi comandamenti non derivano da un arbitrio divino, ma riflettono le caratteristiche dell’essere divino. Questa riflessione si articola attorno ai concetti di bene e sacro, ricollegando il tutto alla filosofia antica e ai dibattiti sulla definizione del bene.
La natura di Dio e la santità
La lezione prosegue con un’inchiesta sull’intrinseca santità di Dio e il suo legame con la volontà. Si riflette sull’importanza di definire Dio primariamente con la verità rispetto alla volontà e su come questo abbia profonde implicazioni sulla comprensione della creazione e della sua realizzazione.
La natura infinita e immanente di Dio
Si discute l’infinità e l’immanenza di Dio, due caratteristiche cruciali per comprendere il divino. La lezione esplora come Dio non possa essere contenuto in limiti spaziali e come la sua immanenza si manifesti in ogni aspetto della realtà, conferendo al divino una presenza costante e attiva nell’universo.
DOCENTE
Corrado Gnerre
Corrado Gnerre dirige il sito Il Cammino dei Tre Sentieri. Da tempo si occupa di recupero dell’apologetica cattolica. E’ autore di numerosi libri ed articoli.
Ha insegnato Antropologia Filosofica presso l’Università Europea di Roma e Storia delle Religioni e Storia della Filosofia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Redemptor hominis” di Benevento - Pontifica Facolta teologica dell’Italia Meridionale.
