Lo zar di vetro. La Russia di Putin

Don Stefano Caprio Don Stefano Caprio

  • Casa editrice: Jaca Book
  • Anno edizione: 2020
  • Pagine: 304
  • ISBN: 978-88-16416-44-4

ACQUISTA ORA

Dopo aver approvato, il 1° luglio 2020, le modifiche alla Carta costituzionale che gli permettono di rimanere presidente almeno fino al 2036 (se non a vita), il leader della nuova Russia è ormai chiamato il «Putin eterno». Proprio questa qualifica segna però il suo declino: non è più un leader reale, ma un’istituzione codificata e immutabile, un’entità astratta di una Russia che si vuole ridotta all’eterna ripetizione di sé stessa.

Le incertezze dell’economia dopo la pandemia di Covid-19, le proteste nelle regioni dell’Estremo Oriente russo e le rivolte nell’Occidente della «Russia Bianca», gettano un’ombra molto preoccupante sui destini del putinismo, a prescindere da come verranno risolte tutte le crisi in corso. L’influsso della sua ideologia, comunque la si voglia definire (sovranismo, nazionalismo religioso, antiglobalismo), ha molte risonanze in tutto il mondo, dall’America del Nord e del Sud all’Europa, dalla Turchia all’India e alla Cina. Dal futuro di Putin e del suo modello possono dipendere tanti altri destini, compreso quello della piccola Italia o del piccolissimo Vaticano, con il suo miliardo di fedeli. Con un saggio di Giovanni Codevilla. In appendice la nuova Costituzione russa.

BIO

Nel 1985 viene ordinato sacerdote in rito bizantino-slavo per le mani di S. E. Mons. Myroslav Marusyn, Segretario della Congregazione per le Chiese orientali, e incardinato nella diocesi di Vallo della Lucania (SA). Dal 1985 al 1989 insegna patrologia e teologia all’Istituto di Scienze Religiose di Agropoli (SA). Dal 1982 al 1988 si reca regolarmente in Russia per dei brevi viaggi di aggiornamento culturale.

Nel 1989 si stabilisce a Mosca, nel contesto delle aperture della perestrojka. Nel dicembre 1989 diviene cappellano presso l’Ambasciata Italiana a Mosca, incarico che mantiene fino al 1993. Dal 1991 collabora con l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz, appena nominato amministratore per i cattolici a Mosca. Nel novembre 1991 è uno dei fondatori dell’Istituto di teologia per laici “S. Tommaso D’Aquino” di Mosca, dove insegna patrologia e teologia dogmatica ininterrottamente fino al 2002. Dal 2000 al 2002 è assunto anche dall’Università Statale Umanistica di Mosca, dove tiene un corso di Storia della Teologia Cristiana.

Attualmente p. Caprio è al servizio dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino, dove ha rivestito l’incarico di direttore del Servizio Ecumenico Diocesano dal 2003 al 2014. Nel febbraio 2005 ha difeso la tesi di dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma. Dal novembre 2005 insegna teologia all’Istituto di Scienze Religiose “Giovanni Paolo II” di Foggia, e continua a collaborare con il Pontificio Istituto Orientale di Roma, dove tiene corsi di storia, filosofia, teologia e cultura russa.

È autore di diversi articoli e pubblicazioni sulla storia e la cultura russa, tra cui V.I. Nesmelov e l’antropologia religiosa russa, OCA 276, Roma 2006, Russia: Fede e Cultura, Roma 2010, il saggio La Russia del Terzo Millennio in CODEVILLA Giovanni, Storia della Russia e dei paesi limitrofi, volume IV: La nuova Russia, Jaca Book, Milano 2016, e il libro Lo Zar di vetro. La Russia di Putin, Jaca Book, Milano 2020.