Dettagli del corso
La cosiddetta “cortina di ferro”, che nel secondo dopoguerra divideva il mondo occidentale da quello che si trovava nella sfera d’influenza dell’Unione Sovietica, si manifestò anche nella produzione musicale dell’ambito cosiddetto “colto”, creando situazioni e tradizioni molto diverse da un lato e dall’altro di questo confine ideologico e politico.
In Unione Sovietica e in molti dei Paesi “satelliti”, la produzione musicale doveva sottostare a regole estetiche e contenutistiche più o meno stringenti, a seconda del periodo e della zona, ma comunque vincolanti nei confronti della libertà creativa dei compositori. In certi momenti, non soltanto era vietato (o fortemente “sconsigliato”) comporre brani che prevedessero testi verbali di argomenti religiosi, o anche solo che esprimessero angoscia e sofferenza, ma addirittura lo stesso linguaggio musicale subiva pesanti censure.
Le strategie messe in atto dai compositori colpiti da questa situazione furono variegate: alcune erano di tipo prettamente musicale, altre avevano forti implicazioni politiche, religiose e sociali. A fronte di musicisti che, per molte ragioni, scelsero di adottare, con maggior o minor convinzione (e con maggiore o minor “serietà”) l’estetica di regime, altri trovarono modi per vivere e manifestare il dissenso. Alcuni riversarono molte delle loro energie creative nella musica per film, che subiva controlli molto meno pressanti; altri si rassegnarono a comporre senza speranze concrete di veder eseguita la propria musica; altri ancora ricorsero al grottesco ed al satirico come mezzi di espressione preferiti.
Il corso prenderà in esame la produzione di alcuni dei più importanti compositori dell’area ex-sovietica e dei Paesi satelliti – da Schnittke a Gubajdulina, da Kancheli a Denisov etc. – contestualizzando storicamente e politicamente alcuni degli esempi più significativi della loro produzione musicale.
Struttura del corso
Il corso sarà articolato in 4 lezioni di 1 ora e 30 minuti ciascuna. Le lezioni si svolgeranno dalle ore 21:00 alle 22:30.
La data di inizio del corso è il 25 giugno 2024.
Programma
LEZIONE 1 – Il contesto culturale e l’estetica di regime
QUANDO: 25 giugno 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30
LEZIONE 2 – Volkonskij e Denisov
QUANDO: 2 luglio 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30
LEZIONE 3 – Schnittke e Kancheli
QUANDO: 9 luglio 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30
LEZIONE 4 – Gubajdulina e Pärt
QUANDO: 16 luglio 2024
ORARIO: 21:00 – 22:30
Aula virtuale
Videoregistrazione
Attestato
Al completamento del corso ciascun studente riceverà un attestato di partecipazione ufficiale di Schola Palatina.
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Docente
Prof.ssa Chiara Bertoglio
Chiara Bertoglio è concertista di pianoforte, musicologa e teologa. Diplomata in pianoforte al Conservatorio di Torino e all’Accademia di S. Cecilia, ha un dottorato di ricerca in Music Performance Practice (University of Birmingham), una Licenza in teologia (S. Anselmo) e un MA in Systematic Theology (Nottingham).
È autrice di numerose monografie in italiano e inglese, fra cui Reforming Music (De Gruyter 2017; trad. it. La musica e le Riforme del Cinquecento, Claudiana 2020), vincitore del RefoRC Book Award e finalista al Premio Alberigo, e il recente Musical Scores and the Eternal Present (Pickwick 2021).
Ha insegnato presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, e collabora da anni con l’ISSR di Torino; è docente presso Conservatori italiani. Il suo sito web è www.chiarabertoglio.com.
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