Quella Messa così martoriata e perseguitata, eppur così viva!
Cristina Siccardi
Sempre meno persone si recano a Messa e per chi pratica ancora il precetto di santificare la domenica non è semplice comprendere che cosa essa sia veramente e pienamente. Le statistiche sono impietose e raccontano di un tracollo in accelerazione della sua frequentazione: tutta l’Europa è coinvolta da questo fenomeno, compresa l’Italia.
Di fronte a questo baratro di accelerata ateizzazione, la Chiesa frena bruscamente sulla Messa tradizionale: dopo quattordici anni, dal 2007 ad oggi, di fervida vitalità, la liturgia del Santo Sacrificio dell’altare ha formato in tutto il mondo un vasto bacino di sacerdoti e di fedeli dai diversi volti generazionali e sociali, ma questo rito continua ad essere pietra d’inciampo e viene nuovamente colpito al cuore.
Il polo d’attrazione gravitazionale della Chiesa è sempre e solo stata la Santa Messa: un rito non costruito a tavolino, come invece è accaduto con la rivoluzione liturgica del 1969, ma che si è formato intorno all’altare, mattone dopo mattone. E proprio attorno alla Santa Messa di sempre, martoriata e perseguitata dai protestanti prima e dai novatori del cattolicesimo in svendita dopo, si sono innalzate chiese, cattedrali, abbazie, santuari, monasteri… dando vita e vigore all’immensa Civiltà cristiana.
Il rito di Santa Romana Chiesa, «tanto antico quanto nuovo» e mai abrogato, fa paura a molti pastori dei nostri tempi e in queste pagine tentiamo di spiegarne il perché, attraverso le fonti storiche.
BIO
Cristina Siccardi è nata a Torino il 2 maggio 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in Lettere moderne con indirizzo storico, è iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 1989, è vicedirettore della rivista on-line «Europa Cristiana» e collabora con diverse testate giornalistiche e radio fra cui «Radici Cristiane», «Corrispondenza Romana», «Radio Roma Libera», «Radio Buon Consiglio».
Membro delle Accademie Paestum, Costantiniana, Ferdinandea, Archeologica Italiana, Bonifaciana, il 26 novembre 2010 ha ricevuto il Premio «Bonifacio VIII» della Città di Anagni. Tiene conferenze ed è chiamata a tenere lezioni di carattere accademico.
In trent’anni di attività culturale ha pubblicato più di 60 opere, tradotte anche all’estero, sulla Storia della Chiesa, su Casa Savoia, sull’Arte Sacra.
Il 16 settembre 2022 ha ricevuto il Premio Internazionale di Giornalismo e Comunicazione “La Rosa d’Oro” (V edizione) dell’Associazione Internazionale Regina Elena, presso il Teatro San Lorenzo alle Colonne di Milano.