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Quella Messa così martoriata e perseguitata, eppur così viva!

Cristina Siccardi Cristina Siccardi

  • Casa editrice: Sugarco
  • Anno edizione: 2021
  • Pagine: 304
  • ISBN: 978-88-7198-789-7

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Sempre meno persone si recano a Messa e per chi pratica ancora il precetto di santificare la domenica non è semplice comprendere che cosa essa sia veramente e pienamente. Le statistiche sono impietose e raccontano di un tracollo in accelerazione della sua frequentazione: tutta l’Europa è coinvolta da questo fenomeno, compresa l’Italia.

Di fronte a questo baratro di accelerata ateizzazione, la Chiesa frena bruscamente sulla Messa tradizionale: dopo quattordici anni, dal 2007 ad oggi, di fervida vitalità, la liturgia del Santo Sacrificio dell’altare ha formato in tutto il mondo un vasto bacino di sacerdoti e di fedeli dai diversi volti generazionali e sociali, ma questo rito continua ad essere pietra d’inciampo e viene nuovamente colpito al cuore.

Il polo d’attrazione gravitazionale della Chiesa è sempre e solo stata la Santa Messa: un rito non costruito a tavolino, come invece è accaduto con la rivoluzione liturgica del 1969, ma che si è formato intorno all’altare, mattone dopo mattone. E proprio attorno alla Santa Messa di sempre, martoriata e perseguitata dai protestanti prima e dai novatori del cattolicesimo in svendita dopo, si sono innalzate chiese, cattedrali, abbazie, santuari, monasteri… dando vita e vigore all’immensa Civiltà cristiana.

Il rito di Santa Romana Chiesa, «tanto antico quanto nuovo» e mai abrogato, fa paura a molti pastori dei nostri tempi e in queste pagine tentiamo di spiegarne il perché, attraverso le fonti storiche.