La miniatura medievale. Il codice miniato insulare e carolingio.

di Laura Carlino

Dettagli del corso

Il corso approfondisce un momento chiave della storia dell’arte del medioevo occidentale, i secoli VII-IX, cioè la fase in cui tutte le diverse componenti culturali presenti in Europa dopo il crollo dell’impero romano trovano una sintesi e un ordine. L’eredità classica non scompare, ma assume forme e significati nuovi con la diffusione capillare del Cristianesimo in ogni angolo d’Europa. Le radici celtiche e barbariche da un lato, e le nuove forme artistiche proprie dei popoli protagonisti delle Gandi Migrazioni dall’altro, a contatto con questa eredità e questi significati danno vita ad un’arte nuova e inedita che trova nella miniatura le sue espressioni più alte e significative.

La miniatura insulare (o ibernosassone) è la prima manifestazione di questo sincretismo e si manifesta con un’arte profondamente spirituale e complessa. La miniatura carolingia, come vedremo, è l’erede di questa straordinaria novità e la traduce in un’arte tanto splendida sul piano estetico quanto efficace sul piano spirituale, politico e religioso. Il corso offre chiavi di lettura per la comprensione e l’interpretazione di queste forme d’arte troppo spesso liquidate come “barbariche” in base ad una lettura stilistica tradizionalmente classicocentrica. Ma al di là delle categorie estetiche, l’arte e la miniatura dell’alto medioevo devono essere lette e interpretate in base a parametri diversi, perché è  innanzi tutto lo spirito che guidava l’artista nel suo lavoro.

Il corso sarà quindi un viaggio alla scoperta di una vera e propria teologia della bellezza attraverso la quale ci addentreremo in un mondo che ha ancora moltissimo da dire all’uomo contemporaneo, poiché si esprime attraverso una simbolica dello spirito che trascende epoche e culture contingenti. E che dovremmo saper recuperare nella sua essenza più profonda.

A chi è rivolto questo corso?

Studenti liceali, universitari, laureati, dottorandi, ricercatori, docenti di scuola media e superiore, cultori di scienze storiche, artistiche, umanistiche e religiose, seminaristi, sacerdoti e docenti di università ecclesiastiche.

Struttura del corso

Il corso sarà articolato in 6 lezioni di 1 ora e 30 minuti ciascuna, di cui un’ora dedicata alla formazione più la discussione.

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Programma

Quando parliamo di arte Insulare, o arte Ibernosassone, facciamo riferimento alle forme artistiche che si svilupparono tra Irlanda, Scozia e Northumbria soprattutto fra VII e IX secolo. In questa prima parte del nostro studio analizzeremo le componenti culturali e figurative alla base della produzione miniata che darà vita ad un’arte assolutamente nuova. Indagheremo il complesso simbolismo sia figurativo che astratto dei codici insulari soffermandoci in modo particolare sull’immagine “come modalità autonoma di conoscenza legata all’esperienza del sacro” (A. Leroi-Gourham, 1965). Approfondiremo il significato delle decorazioni di alcuni codici molto noti come i Vangeli di Durrow, di Lindisfarne, di St. Chad e di Echternach, cercando di scoprire quale sia lo “spirito artistico” (Geist der Kunst) che li accomuna.

Lo studio della miniatura insulare prosegue con l’analisi del capolavoro assoluto di questa scuola, cioè il Libro dei Vangeli di Kells, definito Work of Angels da Giraldo Cambrense nel sec. XII; cercheremo di individuare alcuni temi iconografici chiave che si ritrovano in numerosi codici magari meno noti, ma non per questo meno significativi. Al termine ci soffermeremo su alcuni oggetti coevi di oreficeria per comprendere meglio la temperie culturale nella quale ci stiamo muovendo.

Fra i secc. VII e VIII nell’Europa continentale, e in particolare fra Neustria ed Austrasia, si sviluppa un linguaggio figurativo che costituisce la premessa fondamentale di quella che sarà la miniatura carolingia. Figura chiave di questo nuovo linguaggio è San Colombano, definito da Papa Benedetto XVI “santo europeo” per la sua azione unificatrice nella fede delle diverse culture e dei diversi popoli che abitavano l’Europa altomedievale. Nel 590 insieme a dodici confratelli partì da Bangor, in Irlanda, per intraprendere la Peregrinatio pro Christo e in 25 anni percorse gran parte delle odierne Francia, Germania, Austria e Svizzera, per terminare il suo viaggio in Italia dove fondò il monastero di Bobbio. Le nuove fondazioni e quelle da lui riformate furono il cuore di una nuova spiritualità che coinvolse l’intero continente europeo, oltre che naturalmente costituire il tramite attraverso il quale il linguaggio artistico insulare potè mettere radici nella Francia merovingia. Questo percorso ci porterà ad analizzare, fra l’altro, la nascita del tema iconografico del Crocifisso e a metterlo in relazione sia con la nuova concezione dei libri liturgici che con diverse tipologie di testi.

Partendo da uno dei codici-simbolo dell’intera storia della miniatura, i Vangeli dell’Incoronazione conservati a Vienna, in questa lezione affronteremo le problematiche legate agli esordi della miniatura carolingia. Cercheremo di comprendere il linguaggio estetico e spirituale dei manoscritti legati alla figura di Carlo re dei Franchi/imperatore del Sacro Romano Impero, per poi cominciare ad indagare il gruppo di codici detti “di Ada”. Ci accorgeremo che un approccio esclusivamente storicoartistico è limitato e in gran parte inutile, mentre un’analisi dialetticamente impostata fra temi iconografici e contenuti politico religiosi ci permette di comprendere più a fondo cause e conseguenze di scelte figurative solo apparentemente scontate.

Per completare l’indagine sui codici realizzati per Carlo Magno e la sua cerchia più ristretta ci dobbiamo soffermare su un manufatto di grande interesse, il Codex Aureus di Lorsch. Anche in questo caso l’attenzione sarà rivolta ai temi iconografici che cercheremo di comprendere attraverso l’analisi delle fonti scritturali. Affronteremo quindi lo studio della miniatura carolingia dopo la morte di Carlo Magno partendo dallo scriptorium di Reims, che ruota intorno alla figura emblematica dell’arcivescovo Ebbone. In particolare ci concentreremo sul Libro dei Vangeli che porta il suo nome e sull’iconografia del Salterio di Utrecht.

Oltre all’arcivescovo Ebbone, anche Drogone di Metz è una delle figure che hanno determinato il corso della miniatura carolingia dopo Carlo Magno. Approfondendo alcune miniature del Sacramentario che porta il suo nome entreremo in un mondo in cui piccole immagini raccontano quanto un intero testo di teologia. Un mondo in cui l’immagine non è mai ciò che sembra a prima vista, e per comprenderne meglio i codici comunicativi indagheremo più a fondo il modo in cui i teologi della corte carolingia interpretavano le immagini e la loro funzione. Analizzeremo infine alcune miniature particolarmente significative dell’età di Carlo il Calvo per indagare sul rapporto che, specialmente nelle fasi finali dell’impero, collega Regnum e Sacerdotium, potere temporale e potere spirituale.

Videoregistrazione

Per ogni lezione è disponibile la videoregistrazione, nella pagina del corso, per essere fruita “on demand” quando e dove vuoi.

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Docente

Prof.ssa Laura Carlino

Laura Carlino è storica dell'arte laureata all'Università di Firenze con un cursus studiorum centrato sulla Storia della Miniatura, la Codicologia e la Paleografia, studi proseguiti poi con la specializzazione in Storia dell'Arte e delle Arti Minori conseguita presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Fra le pubblicazioni in questo ambito, particolare rilievo rivestono i cataloghi CARLINO, L. - DOTTI, G., Codici miniati della Biblioteca Statale di Cremona, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1992, nel quale il patrimonio di codici miniati della biblioteca cremonese viene pubblicato per la prima volta in modo esaustivo, e CARLINO, L., Il calamo e la figura. Il "bel libro" medievale, Cremona, Biblioteca Statale di Cremona, 1994 (catalogo della mostra), in cui vengono per la prima volta studiati anche i codici miniati del Fondo Civico della stessa biblioteca. Va inoltre ricordato CARLINO, L., Cronache Universali in rotulo nel tardo medioevo. La storia per immagini nel ms. 258 della Biblioteca Statale di Cremona, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1997, oltre a numerosi contributi in riviste specializzate, atti di convegni e altro.

Trasferitasi con la famiglia in Spagna, continua a studiare e si dedica in modo particolare alla formazione online.

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